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Si potrebbe dire che una crisi della catena di fornitura sia una particolare forma di inflazione, ma con una differenza che implica che i prodotti siano davvero scarsamente disponibili e quindi più difficili da trovare, il che a sua volta li rende esponenzialmente più costosi scatenando il fenomeno inflativo. Dal momento che i prodotti non possono essere facilmente approvvigionati, tutti fanno a gara per averli e il valore dei prodotti aumenta automaticamente. Il cambiamento che avviene è molto sottile in linea di principio: il prodotto è lo stesso e assolve la stessa funzione di sempre, ma poiché la sua filiera non riesce a procurarlo e distribuirlo come al solito, il suo valore economico sale alle stelle.
Approfondiamo ora alcuni concetti.
Una carenza di materiali in una catena di fornitura è un'anomalia di mercato che fa sì che un prodotto o servizio non sia più disponibile a seguito di un'improvvisa variazione del ritmo di produzione, fornitura e approvvigionamento. Una scarsità di materiali può essere causata da molti eventi diversi. Ad esempio, un grave disastro naturale può distruggere gli impianti di produzione di un'azienda e causare un temporaneo stop produttivo. Altri eventi che possono causare una crisi nella catena di fornitura sono una guerra e - come tristemente noto - una pandemia globale come quella a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni. In sintesi, ogni volta che un prodotto - materia prima o bene finito - non può essere facilmente reperito sul mercato, c'è una condizione di carenza nella catena di approvvigionamento, il che significa che la catena di approvvigionamento responsabile della distribuzione del prodotto sul mercato non funziona correttamente e non assolve alle sue funzioni di fornitura.
L'entità e la durata dell'attuale crisi delle catene di approvvigionamento sono un ottimo esempio di come l'economia può essere influenzata. Se hai familiarità con il mercato dell'elettronica, avrai già sentito parlare della "crisi dei microchip". I microchip sono una miniera d'oro al momento, dal momento che non vengono prodotti regolarmente e non vengono distribuiti regolarmente. Se ti capitasse di trovare una famiglia di microchip disponibile per l’acquisto, dovresti essere pronto a pagarla a peso d’oro per assicurartela senza intoppi. Ciò causa scompensi anche ingenti in diversi mercati: a titolo di esempio, consideriamo il mercato automobilistico. Un'auto in media, di questi tempi, monta a bordo fino a 16 microcontrollori e dunque, poiché la disponibilità dei micro è drasticamente diminuita, il ciclo produttivo di un’automobile non può essere completato. Manca l’elettronica necessaria. Fondamentalmente, si tratta dell’esempio lampante di una reazione a catena: l'offerta di silicio viene drasticamente ridotta, il che fa sì che l'offerta di microchip venga drasticamente ridotta, il che a sua volta impedisce alle case automobilistiche di portare a termine i loro piani di produzione, il che comporta la generale carenza di automobili disponibili per la vendita. Questo esempio si concentra su un mercato in particolare, quello dell’automotive, ma le carenze nelle varie catene di approvvigionamento causano una cascata di effetti simile a quella appena descritta in qualsiasi settore o mercato di riferimento, ed è così che l'economia subisce un enorme impatto su scala globale.
Il risultato della carenza di cambiamenti nell'offerta sull'economia globale contiene in sé un impatto corrispondente a quello dell'inflazione. In effetti, le carenze si traducono quasi sempre in inflazione se non vengono affrontate e risolte entro un ragionevole lasso di tempo. Secondo una delle regole più importanti e fondanti dell'economia, quando l'offerta di un determinato prodotto è bassa e la domanda è alta, il prezzo di quel prodotto aumenta in modo esponenziale. Questo aumento del prezzo a sua volta causa lo scatenarsi dell’inflazione, con eventi inflativi che non si limitano al prodotto circoscritto, bensì impattano anche sulle famiglie di prodotti correlati. Di conseguenza, crolla il potere di acquisto e i normali costi legati alle attività che trasformano i prodotti inflazionati in output recepibili dal mercato aumentano proporzionalmente al valore dell’inflazione.
Un modo per evitare che le carenze causino inflazione è quello di fare leva su forze di tipo macroeconomico in grado di ripristinare l'equilibrio tra domanda e offerta. In alternativa, occorre identificare sostituti adeguati e prontamente disponibili per i prodotti inflazionati. Nessuna di queste soluzioni è facile o veloce ed è per questo che il mondo intero, dopo quasi due anni dall’evento scatenante, sta ancora affrontando una pesante crisi della catena di fornitura, con tempi di consegna improponibili e aumenti di prezzo difficili da digerire persino in ottica inflativa.
Il sistema economico internazionale è in continua evoluzione, ma idealmente le filiere e le catene di fornitura necessitano di mantenere un nucleo di solidità per assicurare che gli input (materie prime, componenti, merci di vario genere) possano essere consegnati in tempo alle entità che li trasformano in output venduti sul mercato e utilizzati dalle persone in tutto il mondo. Quando questo meccanismo di forniture concatenate e consequenziali non funziona a dovere, inevitabilmente ci sono delle conseguenze: il rapporto tra domanda e offerta si altera e si generano anomalie di mercato di difficile gestione.
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